ALIMENTAZIONE

DEL GATTO

Il gatto è un carnivoro stretto: il suo intestino è adatto a digerire, metabolizzare ed assorbire grassi e proteine animali. Mastica poco, e non ha un enzima chiamato amilasi per digerire i carboidrati (gli amidi).

 

Cibo casalingo od industriale?
Dieta barf o diete casalinghe improvvisate possono non essere bilanciate o addirittura dannose; se vengono preferite, è necessario rivolgersi ad un buon nutrizionista, quindi non tratteremo questo argomento, visto che non siamo competenti a farlo. I cibi industriali sono generalmente completi in quanto integrati con vitamine, minerali e sostanze per soddisfare il fabbisogno nutrizionale del gatto. Occorre prestare attenzione nel caso di cibi “complementari” (di solito caratteristica dell’umido) e che quindi hanno necessità di essere integrati, di seguito spiegheremo come.

 

Cibo secco o cibo umido?
La cosa essenziale è che siano entrambi di ottima qualità. Sarebbe consigliato tenere sempre a disposizione le crocchette in quanto generalmente complete e in grado di mantenere puliti i denti. In questo modo inoltre il gatto può cibarsi quando desidera, tenendo presente che in natura avrebbe tendenza ad alimentarsi circa 15 volte al giorno.
L’umido è preferito dal gatto in quanto si avvicina alla sensazione di preda naturale, risultando più morbido e gustoso; spesso la quantità di acqua presente in questi alimenti supera l’80%, quindi abbiamo un apporto di liquido utile ad una corretta idratazione di un animale che tenderebbe a non bere molto. La carne si ossida in brevissimo tempo con conseguente rifiuto del gatto, quindi si raccomanda di somministrare piccole dosi, d’estate in modo particolare.
Suggeriamo vivamente di stimolare l’assunzione di acqua utilizzando per esempio capienti ciotole di acciaio, fontanelle, ed altri sistemi.
L’alternanza cibo secco / cibo umido è consigliata per diversi motivi, uno dei quali è la completezza nutrizionale che ne risulta.

 

Quale alimento scegliere?
La scelta della tipologia del cibo va fatta in base all’età, allo stato fisico (sterilizzato, sottopeso, obeso), alle eventuali patologie presenti per le quali è caldamente raccomandato l’utilizzo di mangimi “Veterinari” (su consiglio medico).
Le crocchette devono essere di ottima qualità per salvaguardare il gatto da malattie e complicazioni; ricordiamo che l’utilizzo di croccantini scadenti causa nel gatto calcoli renali e alla vescica. Meglio somministrare cibo di qualità per una vita sana, che cibo spazzatura, perchè per un piccolo risparmio momentaneo, spenderete molto di più in seguito per le cure mediche, integratori ed alimentazione veterinaria; soprattutto, il gatto, si potrebbe trovare con reni e fegato rovinati irrimediabilmente.
E’ necessario quindi imparare a leggere gli ingredienti scritti in etichetta per saper scegliere il meglio per il nostro adorato amico. La cosa principale da sapere è che, come nelle etichette del cibo ad uso umano, gli ingredienti sono sempre indicati dal più presente al meno presente, quindi se troviamo scritto “Pollo, patate, riso” vuol dire che la carne è presente in quantità maggiore rispetto alle patate, e le patate sono più del riso. Spesso le etichette riportano “Mais, patate, carne”: ecco, in questo caso siamo in presenza di un alimento di pessima qualità da evitare. Nelle crocchette industriali ci sono sempre i carboidrati per riuscire a formarle e per ragioni economiche, quindi alcune sostanze ingerite si limitano a transitare e non vengono assorbite. E’ necessario valutarne la quantità presente, anche se occorre porre attenzione anche alla quantità di proteine; non sempre è la cosa migliore somministrare un alimento 75% carne, per esempio, perchè potrebbe essere troppo carico per lo stato fisico o l’attività del soggetto. Meglio sempre chiedere consiglio al proprio veterinario.
Evitare assolutamente cibi “al sapore di ….” oppure alimenti che portano la dicitura “farina di…” o “derivati”. Le crocchette potrebbero essere costituite da farina di ossa e scarti di carne e pesce assemblati e colorati chimicamente. Da preferire l’alimento riportante la scritta “farina di carne di…” oppure “carne disidratata di…”. Anche “carne e derivati” è da evitare. Attenzione non sia scritto “zucchero”, in questo caso non è un alimento sano.
Ovviamente al gatto non vanno date le crocchette destinate al cane in quanto sono solitamente carenti di un aminoacido essenziale per il gatto, la taurina; senza potrebbe morire o potrebbero esserci effetti gravi quali la degenerazione della retina, cecità e cardiomiopatia dilatativa.
Alcune marche notoriamente contengono additivi e conservanti, vengono sempre comunicate come da evitare al momento dell’adozione. Anche le crocchette colorate sono da eliminare, significa che contengono coloranti artificiali.

 

Cibi tossici e pericolosi
Gli alimenti nocivi che devono essere evitati sono: cipolle, aglio, cioccolato (accumulo di teobromina nel fegato), patate crude (solanina), uvetta, uva, alimenti ammuffiti, merendine (xilitolo), sostanze alcoliche, avocado, latte, sale, zucchero, insaccati, noci, nocciole, semi di mela, noccioli della ciliegia (cianuro), noci moscate, ossa.

Gli insaccati non fanno bene perchè sono ricchi di sale che è dannoso per le delicatissime vie urinarie.

L’eccesso di vitamina A è tossico (olio di fegato di pesce o fegato in eccesso x esempio) può portare a spondilosi cervicale (processo degenerativo dei dischi intervertebrali, dei corpi vertebrali e dei tessuti adiacenti) ed ha effetti teratogeni (alterazioni nello sviluppo di un embrione).

Parlando di alimentazione, non possiamo non fare un accenno alla Tiroide, ghiandola endocrina posta in prossimità della laringe. I suoi ormoni influiscono sul metabolismo lipidico proteico, idrico salino e glucidico. In caso di cattivo funzionamento, i gatti perdono peso anche se mangiano normalmente, bevono di più e urinano spesso. Anche le feci sono maggiori. Possono essere irrequieti, ipereccitati, si muovono di più e invertono il giorno per la notte. Anche il vocalizzo è diverso.

 

Il digiuno può causare gravi problemi epatici, quindi non è da sottovalutare se il gatto non mangia per un paio di giorni.

 

In caso di problematiche particolari e cambiamenti di abitudini, occorre sempre consultare il proprio medico veterinario che vi saprà anche consigliare sull’alimentazione più adatta al vostro micio.

 

 

 

Fiorella Terzo